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References to United States: *-pag. 41-Frasch process is method to extract sulfur from underground deposits in Calcasieu Parish (Louisiana ) -Brazoria County (Texas);
*- pag 41-Phylloxera vastatrix- (New York 1854); pag 44...... 13 agosto 1896........." Fu impiantata nel podere della scuola una vigna di viti americane,...-Pag 47 -Plasmopara viticola.
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Wine and wine makingShowing 4 featured editions. View all 4 editions?
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Book Details
First Sentence
""Author's conclusions: * The Italian wine production in this period through a difficult market, with surplus production and consumption continues to decline. "In our country and the world demand for alcoholic beverages is diminuzione, increases the intake of these drinks. However, it is in place, by consumers, a growing sensitivity to issues of quality, health and environment, require more and more wines of high quality, recognized and affirmed. At the market must give a significato strategic: The starting point is the offer of a flawless product, the watchword is quality, which is obtained by improving and / or retaining offering traditional and widening the layers of consumption (niche market), including new types, less costly and more suited to the taste of youth. The Irpini, in this, have always believed and now beginning to reap the fruits of such efforts for centuries, focusing on basic ampelographical, made of ancient native vines, sites suited, rational farming techniques and appropriate technology and modern winemaking. The wine sector, which employs more than eight thousand hectares of the province, often placed in difficult environments, where it is not easy to identify viable alternative crop, sufficient profitability, is qualifying, with the names prestigious and \"weight\" in the agricultural economy. We entrust to the thirty Wineries d Irpinia, which already wine bottle DOC, and others which will be the task of \"managing for quality\", making this more typical production in the context of our culture they bring. Conclusioni dell'Autore : * La vitivinicoltura italiana in questo periodo attraversa una situazione di mercato difficile,con produzione eccedentaria e consumi in continua flessione. Nel nostro paese e nel mondo intero la domanda di bevande alcoliche è in diminuzine,aumenta l'assunzione di quelle analcoliche.Tuttavia è in atto , da parte dei consumatori, una crescita di sensibilità verso i temi della qualità,della salute e dell'ambiente,esigendo sempre più vini di particolare pregio,riconosciuti e affermati. Al mercato bisogna dare un signiticato strategico:Punto di partenza è l'offerta di un prodotto ineccepibile; la parola d'ordine è qualità,che si ottiene migliorando e/o conservando l'offerta tradizionale e allargando gli strati di consumo ( nicchie di mercato),anche attraverso nuove tipologie,meno impegnative e più confacenti al gusto giovanile. Gli Irpini, in questo, hanno sempre creduto e oggi incominciano a raccogliere i frutti dell'impegno profuso da secoli,incentrato sulla base ampelografica,fatta di antichi vitigni autoctoni, di siti vocati,di razionali tecniche di coltivazione e di adeguate e moderne tecnologie di vinificazione. Il comparto vitivinicolo,che occupa oltre ottomila ettari del territorio provinciale,spesso posti in ambienti difficili,dove non è facile individuare alternative colturali valide,di sufficiente remuneratività,è qualificante,con dei nomi prestigiosi e di " peso " nell'economia agricola. Affidiamo alle trentuno aziende vitivinicole d' Irpinia, che già imbottigliano vini a D.O.C., e alle altre che verranno, il compito di " gestire la qualità", valorizzando sempre più questa tipica produzione nel contesto della nostra cultura di cui sono portatrici *. "REVIEW Senator Richard Margherita-President of Siena Enoteca Italian-President of the National Committee to DOC wines and IGT -"President of the National Institute of Agricultural Credit Florence: * \"The Vineyard Irpinia\" by Giovanni Borea is a further demonstration "how the literature as it were wine, has now taken a cultural value of great thickness. "The Vineyard Irpinia \is primarily an enjoyable book written in a fascinating way, with the narrative rhythm that combines beautifully the history of civilization wine, the legislative and technical information the framework for a union of an extraordinary land, which is emerging with an extraordinary level of wine production. The book of John Borea is therefore a wonderful tribute to wine producers, winemakers Irpinia. And I fully agree with the opinion of the President of the Chamber of Commerce of Avellino Helium Iannuzzi in the preface to the book when he writes that \.... it is an important occasion for all scholars, but also simple admirers of wine Irpinia and its culture, to rediscover the deep roots of this work valuable and traditional man. It should be pointed out that \"The Vineyard Irpinia\" is also a journey into history and territory; Giovanni Borea availed with an extensive bibliography in support of research, a scheme of work rationally and comprehensively that from the vineyard and the wine has passed the examination of two centuries of vicissitudes, from the past (the great vine diseases of the last century), to the current denominations of origin Irpinia, up to a full examination of the quality, types of all wine production area. Gorgeous photos of Antonio Caggiano who have the power to make suggestive almost physically feel the beauty of the environment "the reality of this area that combines ancient traditions today technological, managerial and initiative. Which means that you write Irpinia, but says Europe. And this is not a cliché. Sen. Richard Margheriti *. RECENSIONE del Senatore Riccardo MARGHERITI-Presidente dell'Enoteca Italiana di Siena-Presidente del Comitato Nazionale vini a DOC e ad IGT-Presidente dell'Istituto Nazionale di Credito Agrario Firenze : * "Il Vigneto Irpinia" di Giovanni Borea è una ulteriore dimostrazione di come la letteratura per così dire enologica,abbia assunto ormai una valenza culturale di grande spessore. "Il Vigneto Irpinia" è innanzitutto un libro godibilissimo scritto in modo affascinante, con il ritmo narrativo che unisce mirabilmente la storia alla civiltà enologica , le informazioni tecnico-legislative al quadro d'unione di una terra straordinaria,che si sta affermando con una produzione vitivinicola di straordinario livello.Il libro di Giovanni Borea dunque è un omaggio splendido al vino,ai produttori, ai vignaioli irpini.E condivido in pieno il giudizio del Presidente della Camera di Commercio di Avellino, Elio Iannuzzi quando nella prefazione al libro scrive che si tratta "....di una occasione importante per tutti,studiosi, ma anche semplici estimatori dei vini irpini e della relativa cultura,per riscoprire il valore profondo e le radici di questa attività preziosa e tradizionale dell'uomo ". Va evidenziato inoltre che " Il Vigneto Irpinia" è anche un viaggio nella storia e nel territorio; Giovanni Borea si è valso di una vasta bibliografia a supporto delle ricerche,di uno schema di lavoro razionale ed esaustivo che dal tema della vite e il vino è passato all'esame di due secoli di vicende , dal passato (le grandi malattie della vite del secolo scorso), alle attuali denominazioni di origine irpine,fino ad un esame completo di qualità,caratteristiche,tipologie di tutta la vitivinicoltura dell'area. Stupende le foto di Antonio Caggiano che hanno il potere suggestivo di rendere fisicamente quasi le sensazioni,le bellezze ambientali, la realtà di questo territorio che alle tradizioni antiche unisce oggi innovazioni tecnologiche,managerialità e iniziativa. Come dire che si scrive Irpinia, ma si legge Europa . E non è questo un luogo comune. Sen. Riccardo Margheriti *. Prefazione dottor professore Elio IANNUZZI- Presidente della Camera di Commercio di Avellimo- La "Sellino & Barra ", con apprezzabile tempismo editoriale,licenzia alle stampe un'opera destinata a lasciare una traccia significativa sulla cultura della vite e del vino nella nostra Provincia. In " Il Vigneto Irpinia ", Giovanni BOREA -responsabile del Ce.Z.I.C.A. di Avellino., impegnato nel settore da oltre un decennio-grazie ad uno studio documentato e approfondito,ulteriormente arricchito dalla passione dell'intenditore,ripercorre in maniera mirabile le fasi salienti della locale vitivinicoltura,illustrando diacronicamente le ragioni della specificità dell'enologia avellinese e irpina rispetto alle altre aree del Mezzogiorno d'Italia. Con la maestria che lo contraddistingue , l'AUTORE raccoglie, in una sorte di antologia,ampi scorci storici,solo per citarne alcuni, delle narrazioni bibliche in materia,del fattivo impegno profuso dal Comizio agrario,degli interventi della Scuola Enologica(fortemente voluta da Francesco De Sanctis durante la felice stagione che lo vide responsabile dell'istruzione pubblica), che sotto l'egida della Camera di Commercio e dello STAPA-CePICA di Avellino è divenuta con il pasdsara degli anni,fino ai nostri giorni, rilevante e indiscusso motivo di vanto e di successo,anche all'esto,del "Made in Irpinia". Il libro possiede l'incontestabile pregio di condensare una immane e certosina ricerca sulle fonti, filtrata da un'attenta esegesi,tradotta in uno stile piano,intelligibile,capace di abbinare rigore scientifico e chiarezza divulgativa;le stesse sezioni dell'opera che si occupano delle malattie e dei " sistemi di allevamento" della vite nell'ambito terrritoriale di riferimento oppure quella che analizza l'evoluzione normativa dei marchi DOC e DOCG, sebbene abbiano ad oggetto terminologia adatta ai soli "addetti ai lavori"-. Esemplare in tal senso è senza dubbio il conclusivo esame dei singoli vitigni, analizzati puntualmente finanche nelle peculiarità organolettiche,che viene saggiamente "condito" dal nostro grazie a citazioni dotte,cenni storico-sociali, riferimenti legislativi e " calato " in un areale capace da sempre di produrre bianchi e rossi di indiscussa qualità. un'occasione importante per tutti, studiosi ma anche semplici estimatori dei vini irpini e della relativa cultura, per riscoprire il valore profondo e le radici di quest'attività tradizionale e preziosa dell'uomo, in un settore antico ma più che mai vivo , destinato, anche alle soglie del terzo millennio, ad essere formidabile volano per lo sviluppo complessivo della nostra provincia.-Elio IANNUZZI-Presidente CCIAA di Avellino. Preface Professor Dr. Elio IANNUZZI-President of the Chamber of Commerce AVELLINO-La "Sellino & Barra", with appreciable timing editorial license to print a work destined to leave a significant trace on the culture of the vine and wine in our province. In "The Vineyard Irpinia," John BOREA-head of Ce.ZICA Avellino., engaged in more than a decade thanks to one-documented and thorough study, which was further enriched by the passion dell'intenditore, traces it wonderfully important phases of the local wine production, explaining the reasons for the specificity of enology diachronically and Avellino irpina than other areas of Southern Italy. on the skill that distinguishes it, the author brings together in a sort of anthology, extensive historical sights, just to name a few of the biblical narratives in the field of active efforts by Comitium agrarian, the operations of the Wine School (strongly desired by Francesco De Sanctis in the successful season that saw him in charge of public education), which under the auspices of the Chamber of Commerce and the STAPA-CEPIC Avellino became the pasdsara the years, until our days, substantial and undisputed reason of pride and success, in the East, the "Made in Irpinia. The book has the undeniable merit of condensing a massive and painstaking research on the sources, filtered by a careful exegesis, translated into a piano-style, intelligible, capable of combining scientific rigor and clarity dissemination, the same sections of the work involved diseases and "farming systems" in the lives terrritoriale reference or the one which analyzes legislation DOC and DOCG, though they object to the terminology appropriate for only "insiders" -. Exemplary of this is undoubtedly the final examination of the grapes analyzed on time even in the organoleptic characteristics, which is wisely "seasoned" Thanks to our erudite quotes, historical-social, legislative references and "fell" into a range capable of always produce white and red of high quality. an important opportunity for all students but also simple Irpinia wine connoisseurs and its culture, to rediscover the deep roots of this work and valuable traditional man in an old field but more alive than ever, for even at the threshold of the third millennium, to be formidable asset for the overall development of our provincia. IANNUZZI-helium-President CCIAA di Avellino"
Edition Notes
Includes bibliographical references (p. [78]) to list :
-Barra L. Sulle piantagioni delle viti in Avellino, 1834 ;
-Bella Bona S. Ragguagli della città di Avellino , 1656 ;
-Biblioteca comunale Cassese L.,Archivio Storico di Atripalda ;
-Bordignon S. Principali vitigni ad unva da vino coltivati in Italia, 1965;
-Carlucci M. Giornale di viticoltura e di enologia ,1896 ;
-Carlucci M. Sulle condizioni vere della regia Scuola Enologica di Avellino , 1897;
-Cassitto F. Discorso inaugurale per la solenne apertura della società agraria del P.U. , 1811 ;
-Cassitto F. Giornale economic del Principato Ultra 1835-1838 ;
-Cernielli D.-Sabellico M. Il vino storia e curiosità, 1994;
-Coppola V. I vini dell'Irpinia: Elaborazione e conservazione del Fiano di Avellino , 1981;
-Dalmasso G. -Eynard I. Viticoltura moderna , 1979;
-De Rosa M. La ricostituzione dei vigneti in provincia di Avellino , 1951;
-De VIto E. Irpinia " rapporto " vino, l'impegno dell'Ispettorato Agrario nel settore , 1995;
-Ferrante L. Un vitigno di antica nobiltà : Il Greco di Tufo, 1927;
-Fregoni M. La viticoltura italiana di fronte alla crisi: cause e proposte per il superamento , 1982;
-Garoglio P.G. La nuova enologia , 1965;
-Gramignani E. La situazione vitivinicola dell'Irpinia,1968 ;
-Jannaccone A. I vini dell'avellinese , 1934;
-"La campagna Irpina", Bollettino mensile del Comizio Agrario di Avellino, 1873-1895 ;
-" La Terra", Bollettino della Cattedra ambulante di Agricoltura della Prov. di Avellino , 1913-1935 ;
- " L'Irpinia " Organo dell'Associazione omonima , 1896;
-"L'Irpinia Agricola " Bollettino mensile di Agricoltura, 1914-1918;
-Marzotto N. Uve da vino , 1925 ;
-Mastroberardino A. I vini tipici Irpini in " Atti dell'Accademia Italiana della vite e del vino " , 1968;
-Mastroberardino P. Industria e distribuzione nel sistema settoriale vinicolo, 1996;
-Mobilio A. Appunti per la storia delle miniere di zolfo in Irpinia,1981;
-Molon G. Ampelografia," descrizione delle migliuori varietà di viti , 1906;
-Mongelli G. Tufo, profilo della vite civile, 1979 ;
-Nuova Enciclopedia Agraria Italiana , 1902;
-PallottaU.-Amati A.-Minguzzi A. Lezioni di enologia , 1977;
-Peynaud E. Il gusto del vino , 1983;
-Picariello C. Situazione e prospettive della vitivinicoltura Irpina, 1988;
-Pionati S. Ricerche sull'Istoria di Avellino , 1829;
-Prevedello suor Francesca, La vite e il vino negli scritti dell'antico e del nuovo testamento , 1989;
-Regione Campania - SeSIRCA- Servizi integrati per la viticoltura campana,1994;
-Semmola V. Delle varietà de' vitigni del Vesuvio e del Somma , 1848;
-Scandone F. Abellinum Feudale, 1947-1950;
-Scienza A. La conoscenza dei rapporti tra vitigno e ambiente ,strumento di progr. in viticoltura;
-Spina S. Tradizione e innovazione nella coltivazione della vite, 1982;
-Testa N.V. Avellino capoluogo di provincia e sua operosità civile e intellettuale , 1906;
-Valagara R. Relazione su l'Agricoltura, la pastorizia e l'economia rurale nel Princ. Ultra , 1879;
-Valente A. Le condizioni agrarie della provincia di Avellino;
-Violante C. -Ciarimboli U .I principali vitigni ad uva da vino - Fiano, 1965;
-Visco S. L'uva da vino, alimenti e medicine, 1955;
-Vitagliano M.-Il contributo della scuola enologica di Avellino , 1980;
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Classifications
The Physical Object
ID Numbers
Excerpts
Conclusioni dell'Autore : * La vitivinicoltura italiana in questo periodo attraversa una situazione di mercato difficile,con produzione eccedentaria e consumi in continua flessione.
Nel nostro paese e nel mondo intero la domanda di bevande alcoliche è in diminuzine,aumenta l'assunzione di quelle analcoliche.Tuttavia è in atto , da parte dei consumatori, una crescita di sensibilità verso i temi della qualità,della salute e dell'ambiente,esigendo sempre più vini di particolare pregio,riconosciuti e affermati.
Al mercato bisogna dare un signiticato strategico:Punto di partenza è l'offerta di un prodotto ineccepibile; la parola d'ordine è qualità,che si ottiene migliorando e/o conservando l'offerta tradizionale e allargando gli strati di consumo ( nicchie di mercato),anche attraverso nuove tipologie,meno impegnative e più confacenti al gusto giovanile.
Gli Irpini, in questo, hanno sempre creduto e oggi incominciano a raccogliere i frutti dell'impegno profuso da secoli,incentrato sulla base ampelografica,fatta di antichi vitigni autoctoni, di siti vocati,di razionali tecniche di coltivazione e di adeguate e moderne tecnologie di vinificazione.
Il comparto vitivinicolo,che occupa oltre ottomila ettari del territorio provinciale,spesso posti in ambienti difficili,dove non è facile individuare alternative colturali valide,di sufficiente remuneratività,è qualificante,con dei nomi prestigiosi e di " peso " nell'economia agricola.
Affidiamo alle trentuno aziende vitivinicole d' Irpinia, che già imbottigliano vini a D.O.C., e alle altre che verranno, il compito di " gestire la qualità", valorizzando sempre più questa tipica produzione nel contesto della nostra cultura di cui sono portatrici *.
"REVIEW Senator Richard Margherita-President of Siena Enoteca Italian-President of the National Committee to DOC wines and IGT -"President of the National Institute of Agricultural Credit Florence: * \"The Vineyard Irpinia\" by Giovanni Borea is a further demonstration "how the literature as it were wine, has now taken a cultural value of great thickness. "The Vineyard Irpinia \is primarily an enjoyable book written in a fascinating way, with the narrative rhythm that combines beautifully the history of civilization wine, the legislative and technical information the framework for a union of an extraordinary land, which is emerging with an extraordinary level of wine production. The book of John Borea is therefore a wonderful tribute to wine producers, winemakers Irpinia. And I fully agree with the opinion of the President of the Chamber of Commerce of Avellino Helium Iannuzzi in the preface to the book when he writes that \.... it is an important occasion for all scholars, but also simple admirers of wine Irpinia and its culture, to rediscover the deep roots of this work valuable and traditional man. It should be pointed out that \"The Vineyard Irpinia\" is also a journey into history and territory; Giovanni Borea availed with an extensive bibliography in support of research, a scheme of work rationally and comprehensively that from the vineyard and the wine has passed the examination of two centuries of vicissitudes, from the past (the great vine diseases of the last century), to the current denominations of origin Irpinia, up to a full examination of the quality, types of all wine production area. Gorgeous photos of Antonio Caggiano who have the power to make suggestive almost physically feel the beauty of the environment "the reality of this area that combines ancient traditions today technological, managerial and initiative. Which means that you write Irpinia, but says Europe. And this is not a cliché. Sen. Richard Margheriti *.
RECENSIONE del Senatore Riccardo MARGHERITI-Presidente dell'Enoteca Italiana di Siena-Presidente del Comitato Nazionale vini a DOC e ad IGT-Presidente dell'Istituto Nazionale di Credito Agrario Firenze :
* "Il Vigneto Irpinia" di Giovanni Borea è una ulteriore dimostrazione di come la letteratura per così dire enologica,abbia assunto ormai una valenza culturale di grande spessore. "Il Vigneto Irpinia" è innanzitutto un libro godibilissimo scritto in modo affascinante, con il ritmo narrativo che unisce mirabilmente la storia alla civiltà enologica , le informazioni tecnico-legislative al quadro d'unione di una terra straordinaria,che si sta affermando con una produzione vitivinicola di straordinario livello.Il libro di Giovanni Borea dunque è un omaggio splendido al vino,ai produttori, ai vignaioli irpini.E condivido in pieno il giudizio del Presidente della Camera di Commercio di Avellino, Elio Iannuzzi quando nella prefazione al libro scrive che si tratta "....di una occasione importante per tutti,studiosi, ma anche semplici estimatori dei vini irpini e della relativa cultura,per riscoprire il valore profondo e le radici di questa attività preziosa e tradizionale dell'uomo ".
Va evidenziato inoltre che " Il Vigneto Irpinia" è anche un viaggio nella storia e nel territorio; Giovanni Borea si è valso di una vasta bibliografia a supporto delle ricerche,di uno schema di lavoro razionale ed esaustivo che dal tema della vite e il vino è passato all'esame di due secoli di vicende , dal passato (le grandi malattie della vite del secolo scorso), alle attuali denominazioni di origine irpine,fino ad un esame completo di qualità,caratteristiche,tipologie di tutta la vitivinicoltura dell'area.
Stupende le foto di Antonio Caggiano che hanno il potere suggestivo di rendere fisicamente quasi le sensazioni,le bellezze ambientali, la realtà di questo territorio che alle tradizioni antiche unisce oggi innovazioni tecnologiche,managerialità e iniziativa. Come dire che si scrive Irpinia, ma si legge Europa . E non è questo un luogo comune. Sen. Riccardo Margheriti *.
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