An edition of La carta di Algeri (1988)

La carta di Algeri

la dichiarazione universale dei diritti dei popoli. Algeri, 4 luglio 1976

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April 1, 2024 | History
An edition of La carta di Algeri (1988)

La carta di Algeri

la dichiarazione universale dei diritti dei popoli. Algeri, 4 luglio 1976

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Dal 1972 l'ONU ha cominciato a riconoscere i movimenti di liberazione nazionale come legittimi rappresentanti dei popoli; nel 1973 tredici di questi movimenti hanno assunto presso le Nazioni Unite la
qualifica di osservatori e, nel 1974, l'OLP è stata invitata a partecipare alla discussione per le delibere sulla questione palestinese. Ma questa pur importante novità non ha mutato il diritto internazionale pubblico, nel cui ordinamento solo gli Stati sono soggetti: quando un popolo riesce a conquistare la sua indipendenza, il diritto internazionale tende a riconoscerlo come Stato. Il movimento che ha portato alla Dichiarazione universale dei diritti dei popoli, nota come Carta di Algeri (4 luglio 1976: la data prescelta
non fu casuale, ma costituì un consapevole e provocante riferimento, dopo due secoli esatti, alla Dichiarazione d'Indipendenza degli Stati Uniti) si è proposto di invertire questa tendenza. Lelio Basso, che della Carta fu il principale promotore, era convinto che le iniziative “private” (e la Carta di Algeri lo è, all'origine) sono destinate non solo a riempire le lacune del diritto positivo, ma anche ad inserirvisi attraverso l'evoluzione dei processi storici e delle coscienze.
Il libro di Francois Rigaux — uno studioso personalmente e intensamente coinvolto, come presidente del Tribunale Permanente, nella difesa e promozione creativa del diritto dei popoli — fornisce a quella intuizione lungimirante l'apporto e il sostegno di un lungo e autorevole lavoro scientifico.
Una vera e propria rifondazione teorica che, sottoponendo a rigoroso vaglio critico storia, idee, concetti-chiave della tradizione filosofica e giuridica dell'Occidente, giunge a proporre il diritto dei popoli come ordinamento giuridico oggettivo, da non confondere certo con il diritto internazionale, ma capace di svolgere una funzione di supplenza. Il diritto dei popoli restituisce allo Stato la sua autentica “figura” — divenuta ambigua fino a mascherare la volontà di potenza di gruppi ristretti — che è quella di funzione espressiva della realtà dei popoli, dei loro bisogni e diritti; e permette di superare il formalismo a cui obbediscono le istituzioni internazionali. Se la vera legittimità di un sistema giuridico è — come sostiene Rigaux — nell’avvenire più che nel passato, il diritto dei popoli ha dalla sua parte il futuro della democrazia planetaria.

Publish Date
Language
Italian
Pages
175

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Book Details


Table of Contents

I - Il popolo, un concetto plurivoco
I. La polisemia del concetto di popolo
II. Interpretazione del concetto di popolo nel contesto normativo della Dichiarazione di Algeri
1. Introduzione
2. Le relazioni esterne dei popoli
3. Le relazioni interne fra il popolo-nazione e lo Stato
4. I diritti delle collettività interne nei confronti dello Stato
II - Diritti dei popoli e democrazia
Introduzione
I. L’origine rivoluzionaria dei diritti dell’uomo e dei diritti dei popoli
II. L’identificazione dello Stato con il popolo e con il diritto
III. Considerazioni critiche
Introduzione
1. Popoli e Stato
2. Un approccio pluralista alla legittimità del diritto
III - Sovranità nazionale e cultura popolare
I. Introduzione
II. Poveri e ricchi o potere economico e sovranità popolare
III. Le fonti popolati della cultura politica
IV - Realisti ed utopisti nella dottrina del diritto internazionale
I. Dalle origini alla pace di Vestfalia
1. L’antichità
2. Il pensiero cristiano dall’antichità all’era moderna
3. Legisti e giureconsulti della fine del Medioevo
4. Il diritto delle genti secondo i teologi spagnoli del XVI e dei primi anni del XVII secolo
5. La sintesi di Grozio
II. Dalla pace di Vestfalia al trattato di Versailles
1. La scuola del diritto della natura e delle genti
2. Lo stato di natura e la filosofia dello Stato
3. Le correnti utopistiche all’epoca dell’Aufklarung
4. Il direttorio e il concerto europeo
5. Il positivismo dottrinale
6. Rapporti tra diritto internazionale e diritto statale
III. Dalla Società delle Nazioni all’organizzazione delle Nazioni Unite
1. Il consolidamento dell’antico ordine internazionale con il Patto della Società delle Nazioni
2. I principi fondamentali della Carta delle Nazioni Unite
3. Lo sviluppo della dottrina dalla fine della seconda guerra mondiale
4. L’istituzione di organizzazioni internazionali diversificate
5. La decolonizzazione
6. Il nuovo ordine economico internazionale
V - Dal diritto delle genti al diritto dei popoli
I. La protezione internazionale delle minoranze
1. Introduzione
2. La definizione di minoranza
3. Il collegamento di un individuo ad una minoranza
4. Natura ed estensione della protezione accordata alle minoranze
II. La protezione internazionale dei diritti dell’uomo
1. Il diritto internazionale universale
2. Difficoltà nel garantire la protezione dei diritti dell’uomo nell’ordine interstatale
3. I ricorsi individuali secondo la Convenzione europea e la giurisdizione esercitata dalla Corte europea dei diritti dell’uomo
III. Verso un ordinamento transnazionale umanitario?
IV. La Dichiarazione universale dei diritti dei popoli
1. Introduzione
2. Analisi delle disposizioni contenute nella Dichiarazione
3. Attualità e natura della Dichiarazione di Algeri
4. Lelio Basso e il Tribunale permanente dei popoli
Testo della Carta di Algeri - Dichiarazione universale dei diritti dei popoli (4 luglio 1976)
Bibliografia

Edition Notes

Published in
S. Domenico di Fiesole (Firenze), Italia
Series
Testi/Documenti
Translated From
French

The Physical Object

Format
brossura
Number of pages
175
Dimensions
19.5 x 12.5 x 1.5 centimeters

ID Numbers

Open Library
OL51516077M

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April 1, 2024 Edited by marino222 Edited without comment.
April 1, 2024 Created by marino222 Nuovo libro aggiunto.