Case Finali. Una storia di 890 anni

  • 0 Ratings
  • 0 Want to read
  • 0 Currently reading
  • 0 Have read
Not in Library

My Reading Lists:

Create a new list

Check-In

×Close
Add an optional check-in date. Check-in dates are used to track yearly reading goals.
Today

  • 0 Ratings
  • 0 Want to read
  • 0 Currently reading
  • 0 Have read

Buy this book

Last edited by walter amaducci
April 20, 2012 | History

Case Finali. Una storia di 890 anni

  • 0 Ratings
  • 0 Want to read
  • 0 Currently reading
  • 0 Have read

CASE FINALI
Una storia lunga nove secoli

Il senso dell’identità, come ricorda il vescovo, mons. Lino Garavaglia, nella prefazione al volume "Case Finali, una storia di 890 anni", a cura di mons. Walter Amaducci ha sempre radici profonde e ha bisogno di non dimenticare le proprie origini. Solo che la costituzione della parrocchia, intitolata a "Maria Immacolata", ha appena compiuto 40 anni e lo sviluppo residenziale della zona è altrettanto recente e pertanto erano molti quelli che si consideravano legittimamente testimoni delle origini.
E invece le ricerche storiche condotte dal curatore computano in 890 anni la storia documentata, legata, com’era e com’è, alla via Emilia, nella sua ubicazione pedemontana, spina dorsale dell’insediamento ai piedi dell’ultimo colle verso la pianura ad oriente di Cesena.
La denominazione più antica che si conosca di Case Finali è quella di Monte Albano. Si trova in un documento ecclesiastico del 1106 (alla fine del cinquecento fu invece indicata con il nome di Tranzano o Teranzano, mentre il toponimo Case Finali è collegato a Gaspare Finali). Fu in tale località che i padri Crociferi di Bologna, nella seconda metà del XII secolo, fondarono l’ospedale, il monastero e la chiesa di San Marco. La posizione sulla via Emilia, ai piedi di tre colline e in prossimità della città, fa notare poi mons. Walter Amaducci, ha fatto sì che questa località fosse anche teatro di alcuni "epici" scontri armati. II primo, noto come la battaglia di Rio Marano, fu combattuto il 15 ottobre 1503. Cesena, che era stata scelta nel novembre del 1500 da Cesare Borgia come capitale del suo ducato, era contesa in quel momento da Venezia e dallo Stato della Chiesa. Dopo la morte del Papa Alessandro VI (18 agosto 1503), il successore Pio III aveva invitato i cesenati a rimanere fedeli al Valentino e furono per tale alleanza assediati dal duca di Urbino, il cui esercito colpiva la città da postazioni allestite sul colle della Madonna del Monte. Ma il 15 ottobre il nemico fu messo in fuga. Occorre fare un salto di tre secoli e portarsi esattamente al 20 gennaio 1832 per giungere invece alla cosiddetta battaglia del Monte. Si concentrarono a Cesena duemila patrioti romagnoli, in gran parte giovani, tre uomini di cavalleria e tre cannoni. Provenivano da vari paesi e città, alcuni anche da Bologna, ed erano comandati dal faentino Sebastiano Montallegri. La battaglia durò circa due ore e mezzo e si svolse nella zona compresa tra il rio Matalardo e Porta Santi, risolvendosi in una fuga precipitosa dei liberali, sbaragliati dai Papalini, non solo per inferiorità numerica, ma per scarsa organizzazione e "ardimento effimero". Ed ecco, invece, tornando al nostro tempo, come nacque la parrocchia dedicata a "Maria Immacolata". La domenica 25 luglio 1954 fu presentato agli abitanti di Case Finali, come incaricato della parrocchia di San Pietro per celebrare la Santa Messa nell’oratorio di San Marco, don Luigi Fusaroli, nativo del luogo. Dal geometra Pompeo Tonti fu fatto il progetto della casa delle opere parrocchiali. La notte di Natale del 1954 fu celebrata per la prima volta la messa nella sala più grande. Fu eretta parrocchia due anni dopo, l’8 dicembre 1956 dal vescovo Giuseppe Amici. Il 22 settembre del 1963 fu benedetta da mons. Augusto Gianfranceschi la prima pietra della nuova chiesa, progettata dall’architetto Pellegro Promontorio di Milano. II seminterrato dell’edificio fu utilizzato come luogo di culto dal 1964 al 1975. La chiesa fu completata nel 1975. Vicino alla chiesa parrocchiale sorse, sempre ad opera del vescovo Gianfranceschi, il Seminario "Giovanni XXIII" che venne inaugurato dal Card. Giovanni Urbani, Patriarca di Venezia, il 15 settembre 1963.
Nella seconda parte del volume vengono narrati i quarant’anni della parrocchia, con contributi di Luigi Fusaroli, parroco, a tutt’oggi, Pellegro Promontorio, Pier Guido Reggini, Iride Baldacci Biondi, Miranda Ricci e Walter Amaducci, Pier Giorgio Nucci, Lucia Magnani, Gabriele Fabbri, Anna Tisselli, Francesca Zoffoli, Romano Berti e Marzio Tozzi, Leonardo Rossi, Gabriele Tisselli.

Paolo Bonfé

Per ulteriori informazioni consultare il sito:
www.walteramaducci.altervista.org

Publish Date
Publisher
Stilgraf

Buy this book

Edition Availability
Cover of: Case Finali. Una storia di 890 anni

Add another edition?

Book Details


Published in

Cesena (FC) - Italia

ID Numbers

Open Library
OL24396156M

Community Reviews (0)

Feedback?
No community reviews have been submitted for this work.

Lists

This work does not appear on any lists.

History

Download catalog record: RDF / JSON
April 20, 2012 Edited by walter amaducci Edited without comment.
November 17, 2010 Edited by 87.7.246.160 Edited without comment.
October 27, 2010 Edited by 87.11.27.131 Added new cover
October 27, 2010 Created by 87.11.27.131 Added new book.