Il cinema s’insinua nel futurismo attraverso la pittura: nel pittore Balla con l’assunzione dei valori fotografici dell’inquadratura e della sequenza e in Boccioni con l’interesse per il movimento, la cinetica delle figure e del paesaggio. Il cinema è una macchina e i futuristi adorano la macchina come un Dio. L’ordigno meccanico e chimico si è reso utile per elevare il rango estetico della proposta artistica futurista. Grazie all’azione futurista di rinnovamento, la pittura e il teatro vengono modificati dal linguaggio del cinema, travolgente e sintetico, e spogliati della loro autonomia, diventando anch’essi figli della modernità. Per i futuristi tutte le arti sono il nuovo strumento di propaganda globale. In particolare il cinema incarna la speranza del governo della mente delle masse. Ecco l’arte-vita del virile e indomabile futurista. In questo libro si mette in luce quanto nella modernità estrema discipline artistiche con nomi, linguaggi, sistemi, tecnologie, all’apparenza innovative, in realtà siano propaggini di modelli già delineati dagli aggressivi e irriverenti futuristi.

Enzo Nicola Terzano è docente di Teoria e metodo dei mass-media nelle Accademie di Belle Arti. Saggista e giornalista free lance. Fra le sue pubblicazioni i libri: Sulla nascita del cinema sperimentale (Loggia de’ Lanzi, Firenze, 1998); Film Sperimentali Futuristi (Carabba, Lanciano, 2007); Ecologia dei Mass-Media (Carabba, Lanciano, 2009); On the Birth of Experimental Cinema (Guernica Ed., Toronto University Press, Buffalo, Chicago, Lancaster U.K., 2010). Sue interviste sono apparse su: Pen High Quality Magazine (Tokyo, n. 12, Nov. 1999).
Il sito www.terzano.info ospita una galleria completa delle sue attività culturali.